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La parabola storica della poesia di Montale

 

L’esperienza poetica di Eugenio Montale copre circa sessant’anni, dal 1920, quando scrisse le prime poesie, al 1980, accompagnando così buona parte del XX secolo. Partendo dalla prima raccolta (Ossi di seppia), fino ad arrivare alle sue ultime esperienze liriche (Diari del ’71 e del ’72 o Altri versi), Montale ha sfiorato tutte le principali tendenze del secolo, senza mai risultare scontato o ripetitivo. Benché vicino alle principali correnti moderne, non si è mai identificato né nell’Ermetismo, né nel Neorealismo, né nella Neoavanguardia, delineando il profilo di una parabola poetica capace di conciliare classicismo e modernismo, tendenza metafisica ed esigenza di adesione al concreto, stile elevato ed immersione nel reale, prosasticità e filosofia, gioco e protesta.


Il fascino della poesia di Montale consiste proprio nell’evoluzione di un percorso lungo quasi un secolo, un tracciato lirico in grado di considerare il destino dell’uomo moderno nella società di massa, dapprima cercando una via di salvezza, per poi arrivare a denunciare, ironicamente, la vanità di questa stessa ricerca.

 

Mercoledì 25 ottobre 2023 alle 17.30 c/o la Libreria PLINIO IL VECCHIO, via Vitani.

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