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Il “Premio Asimov” è un riconoscimento riservato ad opere di divulgazione e di saggistica scientifica particolarmente meritevoli. Esso vede come protagonisti sia gli autori delle opere in lizza che migliaia di studenti italiani, che decretano il vincitore con i loro voti e con le loro recensioni, a loro volta valutate e premiate. La settima edizione del premio ASIMOV relativa all’anno scolastico 2021/22 aveva in lizza i seguenti 5 libri:

  • Il frigorifero di Einstein, Paul Sean
  • La sfrontata bellezza del cosmo, Licia Troisi
  • La malattia da 10 centesimi, Agnese Collino
  • Breve storia delle pseudoscienze, Marco Ciardi
  • Bestiario matemtico, Paolo Alessandrini

 Asimov2022libri

Gli studenti del triennio del Liceo Scientifico Linguistico Statale "Paolo Giovio" di Como che hanno partecipato alle attività previste dal Premio Asimov (VII edizione)  sono stati 178 . Hanno scelto uno dei cinque libri finalisti, selezionati dalla Commissione Scientifica del Premio Asimov,  e ne hanno scritto la recensione. I loro lavori sono stati valutati dalla Commissione Scientifica, articolata in Commissioni regionali e formata da professori, ricercatori, scrittori e rappresentanti del mondo della cultura.

   

In Lombardia sono state raccolte ben 1805 recensioni (su un totale nazionale di 12313),  provenienti da 37 istituti.

  

A livello regionale ci sono state  50 recensioni con voto maggiore o uguale a 9 (su un totale nazionale di 325). Tra queste ci sono le recensioni delle studentesse Ines Cappi, Benedetta Teresa Lissi, Martina LugliMaria Chiara Peduzzi.

  

Come da regolamento, la Commissione Scientifica  ha scelto le  cinque recensioni migliori in Lombardia per ciascuno dei cinque libri finalisti. Tra di loro ci sono nuovamente  Martina Lugli (4SC)Maria Chiara Peduzzi (3A) che sono state premiate il 6 maggio 2022 ricevendo una tessera annuale  per l’accesso ai Musei  della Lombardia.

   

PREMIATE LE MIGLIORI RECENSIONI A LIVELLO REGIONALE PER OGNI LIBRO SELEZIONATO!

 

Complimenti a:

 

 

Maria Chiara PeduzziRecensione numero 743 di: Maria Chiara Peduzzi
Regione: Lombardia Città: Como Scuola: Liceo Scientifico Linguistico Statale "Paolo Giovio" Classe: 3A
Docente di riferimento: Monica Pozzi

 

Libro: “LA MALATTIA DA 10 CENTESIMI”

“La malattia da 10 centesimi” è un libro che merita sicuramente di essere letto: avvincente, scorrevole e quasi "narrativo", preciso nei dettagli storico-tematici e nella citazione delle fonti in bibliografia. Sono fornite numerose e accurate nozioni sulla poliomielite e sulla sua storia ma non solo: viene scrupolosamente illustrato il contributo che la ricerca contro la malattia ha dato agli ambiti sociali, politici ed economici. Partendo dall’impatto della figura di Roosevelt, è spiegato il processo che ha portato la polio ad acquisire fama e considerazione, negli USA e in Italia in particolare ma anche nel resto del mondo. Vengono citati paesi dell’Europa (come Svezia, Francia, Danimarca e Germania), paesi dell’ormai estinta Unione Sovietica e paesi in via di sviluppo. La lotta contro la polio ha infatti permesso l’incredibile progresso sia in ambito medico che in ambito sociale e politico. Nella medicina per quanto riguarda il protocollo e la messa a punto dei vaccini, il cambiamento dell’eticamente discussa sperimentazione su cavie da laboratorio come primati e altri animali, ma anche uomini, donne e soprattutto bambini (spesso orfani) affetti da malattie o patologie psichiatriche. Nella società viene indubbiamente riconosciuta l’importanza che la malattia ha avuto nel definire il ruolo dell’opinione pubblica e nel ridurre la riservatezza della comunità scientifica nei confronti della stampa, avvicinando le due realtà e plasmando l’ambito della divulgazione scientifica. Per combattere la polio sono nati enti no profit come le charities, si è diffuso il fenomeno dell’advocacy, sono state fondate associazioni che tutelano i malati e si è fatto strada con successo il tentativo di cambiare gli stereotipi nei confronti dei disabili. La connessione con la politica e l’economia è a noi perfettamente tangibile: la poliomielite divenne un nemico economico, oltre che sociale, da sconfiggere, e ogni stato si organizzò di conseguenza per tutelare interessi che erano comuni a tutte le nazioni; in questa guerra contro la polio spicca innegabilmente il presidente-simbolo Franklin Delano Roosevelt. Si può affermare che il titolo del libro sia stato azzeccato in quanto la poliomielite ha realmente “cambiato la nostra società”. Agnese Collino scrive della malattia in un momento in cui è inevitabile che nasca nella mente del lettore un parallelismo storico e ben delineato con il Novecento. Se da un lato la concentrazione è focalizzata sulla polio, dall’altro lato viene spontaneo fare riferimento al giorno d’oggi e alla pandemia mondiale di COVID-19 in corso. L’autrice ha la capacità (e forse anche la fortuna) di raccontare la storia della poliomielite con la certezza che i fatti, i personaggi, gli esponenti della comunità scientifica e i loro errori sperimentali, il ruolo della malattia, l’importanza indiscutibile dell’opinione pubblica e infine le emozioni e le incertezze degli uomini, siano tematiche - purtroppo o per fortuna - già inconsapevolmente appartenenti ad ognuno di noi. La lettura spinge alla riflessione su ciò che stiamo vivendo che, paradossalmente, altri prima di noi hanno già sperimentato e su quanto il Novecento pervaso dalla polio sia stato fondamentale per garantire, se non completamente almeno in parte, la reazione pronta dell’attuale comunità scientifica. Una storia appassionante e che in qualche modo, aggiunge un po’ di sicurezza ad un momento colmo di incertezza quale quello corrente.

 

 

 

Martina Lugli 2MPRecensione numero 558 di: Martina Lugli 
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Regione: Lombardia Città: Como Scuola: Liceo Scientifico Linguistico Statale "Paolo Giovio" Classe: 4SC
Docente di riferimento: Massimiliano Mascetti 

 
Libro: “BESTIARIO MATEMATICO”

Il "Bestiario matematico" di Paolo Alessandrini racconta in modo bizzarro le eroiche imprese dei matemaghi con le mostruose ma affascinanti creature della matematica, ispirato dalla visione “fatata” di Kasner e Newman.
Grazie a questa atmosfera medievale, degna di un fantasy vero e proprio, l’autore riesce a coinvolgere anche il lettore più restio, prestandogli i suoi occhi da amante della materia per poter affrontare i problemi più insidiosi da una diversa prospettiva, non più impaurita o astiosa, ma incantata.
L’autore spiega che la matematica non è noiosa o ragionevole come può sembrare superficialmente ad alcuni, e, con questo libro, si preoccupa di estinguere le malelingue e abbattere quel senso di rassicurazione che ci hanno sempre dato le formule "magiche" imparate a scuola, dietro alle quali è così facile nascondersi, mostrando l'incredibile mondo che c'è dietro, ma soprattutto oltre, ad ognuna di esse.
Il Bestiario è diviso in tre parti, ciascuna dedicata a una grande famiglia di bestie matematiche.
La prima riguarda le creature numeriche più pazzesche, come per esempio lo zero e i numeri irrazionali; la seconda tratta invece quelle geometriche, dalle figure non euclidee a quelle più assurde; mentre la terza e ultima parte è dedicata infine ai mostri logici e alle dimostrazioni.

 Ciò che più mi ha intrigata è stato il sesto capitolo 'Immaginazione al potere', appartenente alla prima famiglia.
Ho molto apprezzato il parallelismo artistico-zoologico con un particolare della tavola di Munster "Cosmographia universalis" , che mostra un'armoniosa convivenza tra animali reali e creature fantastiche.
Alessandrini associa l'opera del cartografo all''Ars Magna' di Cardano, che compie un'audace fusione delle due progenie numeriche dei numeri razionali e naturali con quelli negativi e irrazionali, ancora guardati con sospetto, e si inventa inoltre una nuova tipologia di mostri : i numeri immaginari.
Credo che la maggior parte degli studenti abbia sentito parlare di queste strane creature, ma non abbia mai avuto il coraggio di affrontarle.
Finalmente le cosiddette a scuola 'equazioni impossibili' non sono più così impossibili, perché la loro soluzione semplicemente non è reale, ma esiste, e Alessandrini ce lo spiega nel modo più affascinante e semplice possibile.
Gauss dimostrò infatti che una qualsiasi equazione di grado N, costruita combinando numeri complessi qualsiasi, avrà N soluzioni complesse.
L'idea di Wessel fu altrettanto geniale: rappresentare i numeri complessi sul piano cartesiano, e poi grazie a Hamilton fu possibile trovare una loro estensione nello spazio tridimensionale.
Egli ebbe una brillante illuminazione, che lo portò ad aggiungere una quarta coordinata che diede vita ai quaternioni: l'unità fondamentale per i modelli grafici 3D. Quest'ultimi sono impiegati nei settori che più mi affascinano da sempre, la robotica, i videogiochi e persino l'assetto di veicoli spaziali.
Quando pensavo al mio possibile futuro in una di queste branche, guardavo alla matematica come a un effetto collaterale inevitabile, non sempre gradito, ma le parole di Alessandrini mi hanno trasmesso l'idea di bellezza ed eleganza che avevo spesso sentito nominare ma mai provato, e che non pensavo sarei mai stata in grado di sperimentare.
Mi hanno aiutata a distaccarmi dall'impostazione scolastica per esplorare queste realtà da un'altra prospettiva, e penso potrebbero farlo con molti altri giovani lettori, magari considerando i singoli capitoli.

 

 

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